È un particolare fenomeno atmosferico che interessa le isole Canarie.
Si tratta di un vento che si forma nel deserto del Sahara, e che di solito soffia da Sud – Sud/Est, causato dalla formazione di una zona di alta pressione nel Nord Africa.
Questo vento porta con sé, oltre all’aria calda africana, anche polvere e sabbia che produce una foschia costante ed il repentino innalzamento delle temperature che si stabilizzano, per tutta la durata del fenomeno, intorno ai 40°.
La polvere è di colore giallastro e abbiamo la possibilità di pioggia “rossa”.
Fortunatamente il fenomeno non è molto frequente e generalmente limitato ai mesi invernali.
Di solito, salvo fenomeni di particolare intensità, la Calima si ferma nel cuore dell’Oceano Atlantico.
Qualora il fenomeno sia di particolare intensità, la visibilità si riduce quasi a zero e l’aria si fa pesante e tra i disagi più gravi ci può essere la possibile chiusura degli aeroporti, in quanto la sicurezza richiesta impedisce di ottenere la visibilità minima ottimale affinché i velivoli si muovano (persino inferiore a 50m).
Un’altra conseguenza possibile è quella che si determina a livello respiratorio, il naso si irrita presto nelle persone particolarmente sensibili e si nota spesso un lieve bruciore agli occhi, soprattutto in chi si espone all’aria aperta per ore.
Dal satellite il fenomeno è identificabile anche nella sua estensione, risulta come una enorme macchia che si estende per svariate migliaia di Kmq, anche oltre i territori isolani delle Canarie.
Nel corso dei millenni la Calima è stata il principale artefice della creazione di particolari ecosistemi, oggi molto apprezzati dai turisti che visitano le Canarie, quali le Dune di Corralejo a Fuerteventura e le Dune di Maspalomas nell’isola di Gran Canaria.